The energy transition towards an economic model based on energy from renewable sources is considered a priority of strategic importance for the development of the European Union and Italy. In this context, Renewable Energy Communities (RECs) represent an opportunity to accelerate the decarbonisation process, to increase energy self-consumption and to replace centralised and hierarchical power plants with distributed and collaborative ones. This study aims to analyse how decarbonisation objectives are incorporated into national and regional regulatory and financial instruments that support the establishment of RECs. Starting from the comparison between the characteristics of REC and those of other energy community models with respect to a plurality of spheres (specifically, environmental, legal, economic-financial, technical, social and administrative spheres), the study provides a systematised framework of the advantages/disadvantages that influence the decision to invest in setting up a REC, and identifies the main critical issues that must be differentially addressed by the promoters, depending on whether they are public or private actors, assessing them through a system of nomenclators obtained following a focus group of experts. Furthermore, the analysis of regulations and available data on active RECs showed that Local Administrations play a central role in the dissemination of RECs, but also that the implementation of a sustainable and inclusive energy transition in the territories is hindered by a low level of social participation due to lack of knowledge of the benefits provided by RECs as well as actual difficulties for citizens to access REC projects, especially in their role as promoters.

La transizione energetica verso un modello economico basato su un maggiore uso di energia da fonti rinnovabili è stata assunta come una priorità di importanza strategica per lo sviluppo dell’Unione Europea e dell’Italia. In questo contesto, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano un’opportunità per accelerare il processo di decarbonizzazione, incrementare l’autoconsumo di energia e promuovere la sostituzione di sistemi di produzione centralizzati e gerarchici con sistemi distribuiti e collaborativi. Il presente contributo si propone di analizzare come gli obiettivi di decarbonizzazione sono tradotti e articolati in strumenti normativi e finanziari nazionali e regionali che supportano la formazione delle CER. A partire dalla comparazione delle caratteristiche delle CER e di altri modelli di comunità energetiche rispetto a una pluralità di ambiti (ambientale, giuridico, economico-finanziario, tecnico, sociale e amministrativo), lo studio fornisce un quadro sistematizzato dei vantaggi/svantaggi che influenzano la decisione di investire nell’istituzione di una CER, e individua le principali criticità che devono essere affrontate in modo differenziato dai promotori, in quanto soggetti pubblici o privati, valutandole attraverso un sistema di nomenclatori ottenuti dagli esiti di un focus group con esperti. Inoltre, dalle analisi della normativa e dei dati disponibili sulle CER attive, è risultato che le Amministrazioni locali rivestono un ruolo centrale nella diffusione delle CER, ma anche che la realizzazione di una transizione energetica sostenibile e inclusiva nei territori è ostacolata da un basso livello di partecipazione sociale a causa della scarsa conoscenza dei benefici erogabili dalle CER e delle effettive difficoltà di accesso a progetti di CER da parte dei cittadini, soprattutto nel ruolo di promotori.